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RESTAURO - TENACE II
Interventi Restauro Barche d'epoca, Storia del Cantiere Navale Sestri

RESTAURO BARCHE: IL LAVORO SULLA TUG BOAT “TENACE II”

RESTAURO BARCHE: IL LAVORO SULLA TUG BOAT “TENACE II”

Dalle maestranze del “Cantiere Navale di Sestri“, nel 2007 un restauro d’eccezione per il rimorchiatore, destinato al disarmo, “Tenace II“.

Restauro Tenace II

 

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Una storia lunga più di quarant’anni non è quasi servita alla rimorchiatrice “Tenace II” che ha rischiato il disarmo.
Ma grazie alle maestranze del Cantiere Navale di Genova, è riuscita a scampare al suo destino.
Impossibile che una barca di classe venisse così distrutta senza darle una nuova vita.
Notata dall’architetto milanese Matteo Picchio, la nave è stata commissionata al Cantiere. Così, dopo anni che era ormeggiata, la nave è stata rilevata e trasferita a Genova per iniziare i lavori.

 

DA RIMORCHIO A YACHT DI LUSSO

L’obiettivo era quello di restaurare la “Tenace IIin modo da renderlo un yacht da riporto di lusso.
I controlli sono partiti dalle lamiere dell’opera viva per verificarne lo stato. Tramite della sabbia “sparata” ad alta pressione, si è riusciti a capire la sottigliezza dello spessore dell’acciaio e quanto fosse malridotto lo scafo. Per fortuna, quest’ultimo, era sano e salvo.
Per diventare uno yacht di lusso era necessario rimuovere il superfluo per fare spazio al nuovo.
Niente più gancio di traino né verricello di tonneggio.

RESTAURO TENACE II

 

Aggiunta molta modernità ed impianti di tutto rispetto: un sistema oleodinamico alimentato da due gruppi elettrogeni da 70 KW ciascuno.
La propulsione ausiliaria è stata realizzata inserendo al centro della pala del timone, un piede idraulico. Il piede ha un diametro di 600 millimetri ed una portata di 120 KW. La velocità nel caso di avaria del motore principale è di circa quattro nodi.

L’ECCELLENZA PER DARE NUOVA VITA

Molti sono i lavori di restauro commissionati al Cantiere Navale di Sestri. Periodicamente arrivano sempre più richieste di manutenzione, sverniciatura e controlli strutture e rimotorizzazione.
Dai Carabinieri alla Guardia Costiera fino agli armatori più esigenti.
Interventi accurati su varie imbarcazioni e tipologie anche su scafi in legno, alluminio, vetroresina o composito.
Un giro di voci che rende il Cantiere un punto importante per gli armatori di tutto il mondo.

restauro barche professionale

 

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LAVORI DI RESTAURO: GLI STEP

Quando viene commissionata una barca, il primo step si basa su una ricerca storica. Dalla ricerca viene realizzato un progetto insieme all’armatore per valutare quali operazioni effettuare e le loro soluzioni. Durante la fase di progettazione vengono eseguiti anche i rendering, le tavole progettuali dettagliate e i particolari costruttivi.
Ultimo, non meno importante, si redige un dettagliato capitolato con le specifiche delle opere da eseguire. Procedimenti che servono a riportare le imbarcazioni non solo ai loro antichi fasti ma anche a renderle dei capolavori odierni.

Per Fulvio Montaldo, presidente dei Cantieri Navali di Sestri, vale la regola: “Tratta bene un cliente e prima o poi scorgerai all’orizzonte la prua della sua imbarcazione
Ed è questa volontà di soddisfare il cliente a far sì che si instaura un rapporto di fiducia.

Riva Caravella Yacht
Interventi Restauro Barche d'epoca

INTERVENTI DI RESTAURO

Interventi di restauro barche d’epoca

 

Grazie ad importanti interventi di restuaro, al Cantiere Navale di Sestri sono tornate a navigare in tutto il loro splendore, prestigiose barche d’epoca, come America, La Vagabunda, SeaHome, Riva Caravel ed altre ancora.

Ormai sempre più armatori e comandanti scelgono la professionalita’ e la garanzia dei Cantieri Navali di Sestri, per qualsiasi intervento di restauro per interni ed esterni, ristrutturazione e refitting di barche d’epoca in legno o in accaio.

 

Sea Home - Restauro Design Interni

Design Interni – Restauro – SEA HOME

I continui investimenti e le innovazioni apportate negli anni, permettono al Cantiere di eseguire anche lavori complessi e delicati su qualsiasi tipo di imbarcazione d’epoca fino a 50 metri di lunghezza.

Tra le principali innovazioni ricordiamo:

  • Aggiornamenti continui ed esperienza nell’uso dei materiali compositi, soprattutto delle resine epossidiche, grazie alle quali è possibile lavorare perfettamente il legno.
  • I due carrelli semoventi modulari, il primo da 40 tonnellate; il secondo (da 200 a 300 tonnellate) lungo 25 metri.
  • Un’autogru da 60 tonnellate.
  • Un avanzato carro ponte da 400 tonnellate.
  • I due carrelli semoventi modulari, il primo da 40 tonnellate; il secondo (da 200 a 300 tonnellate) lungo 25 metri.
  • Un’autogrù da 60 tonnellate.
  • Un avanzato carro ponte da 400 tonnellate.
  • Il moderno centro uffici fornito di computer, sala conferenza e palestra per clienti e maestranza.

Il Restauro di Barche d’Epoca

 

Al giorno d’oggi il restauro di barche d’epoca non può prescindere dalla conoscenza storica e tecnica del mestiere, da un team esperto in arte navale e aggiornato su nuovi materiali e tecnologie, supportato altresì da una struttura cantieristica all’avanguardia.

Come in ogni ambito, saper fare una buona scelta è fondamentale per la riuscita del progetto.

Le differenze tra un restauratore artigianale ed un cantiere navale specializzato in restauri, sono tante. Quelle più evidenti sono:

 

  • Un cantiere artigianale, generalmente, non dispone della tecnologia necessaria e di supporto per le delicate movimentazioni necessarie e di norma non possiede esperienze mirate di restauro marittimo d’epoca.

 

  •  Un cantiere specializzato in interventi di restauro su barche d’epoca, è sicuramente più costoso, ma offre maggiori sicurezze.  Oltre ad una maggiore conoscenza storica ed operativa sulle tecniche cantieristiche di costruzione, sui materiali e sulle meccaniche delle varie imbarcazioni, può operare in maniera scientifica, pianificata e tecnologica su ogni tipo di materiale superando con capacità le difficoltà in corso d’opera, offrendo massima qualità e garantendo il proprio lavoro.

 

  • Altro motivo per il quale è conveniente scegliere un cantiere navale specializzato, è la qualità certificata e garantita.  Il Cantiere Navale di Sestri dal Maggio 2005 ha infatti ottenuto il riconoscimento dall’ente Rina sul rispetto dei Sistemi di qualità certificata in rispondenza alla norma ISO 9001:200, in tema di qualità e conformità.

 

  • Ultimo motivo, ma non meno importante è la specializzazione del team di esperti. Il Cantiere di Sestri dispone di un team di specialisti nella carpenteria moderna e d’epocamaestri d’ascia,  falegnamisaldatori di acciai, alluminio, esperti nella lavorazione dei compositimeccanicielettricisti  ed esperti di elettronica di bordo, professionisti che collaborano insieme da oltre 20 anni nel rispetto dei tempi di consegna e delle esigenze del cliente.

 

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Quando e come si procede al restauro d’epoca?

 

Quali tipologie di restauro d’epoca si possono affrontare?

  • Interventi ordinari di manutenzione.
  • Opere di riparazione.
  • Specifici interventi di ricostruzione.
  • Completa trasformazione.

Per qualsiasi intervento di restauro è necessario prima predisporre un piano di ricerche ed un piano interventi, al fine di avere un quadro completo del progetto di lavoro includendo uno studio e una ricerca storica dei materiali, i rischi coinvolti e le soluzioni possibili.

 

Percorso:

  • Analisi e ricerca storica della barca da restaurare.
  • Disegno e realizzazione del modello in scala della barca d’epoca.
  • Definizione, valutazione rischi e tempistica del piano di intervento.
  • Concept (piano lavori e varie soluzioni).
  • Operazione tecnica (capitolato e specifica delle opere da eseguire) la lista delle attività necessarie per preservare l’estetica e riportare lo yacht d’epoca allo splendore originale, conservando lo spirito con cui l’imbarcazione è stata concepita in linea con il gusto del cliente.

 

SEA HOME Yacht Design

 

I nostri restauri

 

Il Cantiere di Sestri restaura imbarcazioni d’epoca da decenni.

Negli anni sono stati effettuati vari interventi di restauro su importanti barche d’epoca come:

  • Il refitting totale del Sea Home, una navetta storica del 1919 progettata da Hugo Shubert, riportata allo splendore originale su progetto dello studio dell’architetto Matteo Picchio.

 

SEAHOME 1919 - Restauro Barche a Vela d'epoca

  • Il magnifico Akir 26, sul quale sono stati effettuati lavori di ripristino del fasciame originale in legno e di riammodernamento del locale equipaggio e di parte degli arredi interni, mentre a livello impiantistico abbiamo eseguito la sostituzione dei gruppi elettrogeni ed il rifacimento degli impianti antincendio.

 

  • Il progetto sul C5 – Riva Caravel di 23 metri del ‘67, riportato alle sue forme originali, incluso il caratteristico “alberetto” molto in voga al tempo.

 

Riva Caravella Yacht

Ogni intervento richiede meticolosità e precisione, per questo tutte le fasi del restauro sono monitorate e completate grazie ad un team di artigiani esperti e altamente preparati.

 

C5 Riva Caravel - Design By Matteo Picchio

C5 Riva Caravel – Design By Matteo Picchio

  • Vale la pena ricordare il refitting del Gin Tonic, 37 metri del 1963 uscito dal cantiere Hall Russel&Co.

 

Grandi-Restauri-D'epoca -Cantieri-Navali-di-Sestri

 

Queste ed altre ancora verranno, considerando che da oltre 20 anni, il Cantiere Navale di Sestri, non ha mai smesso di perfezionarsi, offrendo oggi grande qualità, capacità d’intervento ed esperienza nella lavorazione di progetti di restauro, ponendosi tra quei pochi cantieri italiani altamente specializzati nel Restauro Navale di Yachts e Barche d’epoca. Vuoi saperne di più?

 

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Cantieri Sestri Barche a Vela America
NEWS, Storia del Cantiere Navale Sestri

“LA STORIA SIAMO NOI”: IL SUCCESSO DEI CANTIERI NAVALI DI SESTRI

C’è un anima fatta di passione, continuità, impegno e professionalità dietro alla storia dei Cantieri Navali di Sestri. Questo motore, questa mente ha il nome di Fulvio Montaldo, che in 28 anni di attività ha trasformato un cantiere votato prevalentemente alla demolizione di imbarcazioni da lavoro (chiatte e rimorchiatori) negli efficienti, moderni ed estremamente specializzati Cantieri Navali di Sestri di oggi. Una struttura in grado di lavorare ai massimi livelli e con le migliori professionalità su antichi velieri, così come su moderni motoscafi o complesse imbarcazioni di servizio.

Dal 1989, Montaldo, con l’aiuto del suo staff, è riuscito a sviluppare, ampliare, modernizzare i cantieri. Ha perseguito la qualità, assumendo e preparando maestranze sempre più qualificate (non dimenticando il fatto che si stava perdendo la lunga tradizione ligure in fatto di saldatori o maestri d’ascia); ha creato continuità, con l’affiancamento continuo dei giovani ai più esperti; ha creato un network di altissimo livello, stringendo accordi con studi di design, fornitori e aziende leader del settore.

Ma la strada dello sviluppo è passata anche dall’ampliamento e il continuo ammodernamento delle strutture. La prima grande innovazione è stata la ristrutturazione dello scalo di alaggio che ha permesso di spostare barche anche di 40 metri in sola mezza giornata, contro le tre giornate di un tempo. E poi la rivoluzione dei carrelli idraulici semoventi che dal 1995 ha visto l’arrivo progressivo di mezzi sempre nuovi, fino ai più recenti acquisti dei modelli da 40 tonnellate e da 300 tonnellate e un modulare da 25 metri. Una rivoluzione che ha completamente trasformato la capienza, la movimentazione e la possibilità di lavorare su scafi sempre più grandi.

La strategia dei Cantieri è sempre stata quella di destinare annualmente il 50% dei proventi alla manutenzione e soprattutto all’aggiornamento tecnologico dei mezzi di lavoro, con l’obiettivo di sostituirli tutti ogni 5 anni.

Oggi i Cantieri occupano un’area di 22.000 metri quadrati suddivisi in 13.800 di area a mare e 8.200 a terra, che comprendono magazzini, officine, parcheggi, uffici, capannoni e spazi aperti. Senza dimenticare il moderno centro uffici costruito nel 2015, centro nevralgico e di servizio, con alloggi, palestra, sale riunioni, a disposizione dei dipendenti ma anche degli equipaggi di passaggio (peraltro dotata di impianto solare che sostiene una buona parte del fabbisogno energetico).

Tutto questo offre una completezza di servizi e strutture unica in tutta la Liguria, con un posizionamento nell’emergente distretto nautico del bacino dell’aeroporto, protetto dal mare e dal vento, che ne fanno uno dei più sicuri di tutto il Golfo di Genova. E che nel tempo ha garantito ad armatori e comandanti sicurezza e affidabilità, oltre che altissima qualità.

E le soddisfazioni per Montaldo e per i Cantieri sono arrivate, negli anni, dagli incarichi di refitting su prestigiose imbarcazioni che hanno fatto la storia dello yachting. Prima tra tutte, probabilmente lo schooner America, replica del vincitore del 1851 di quella che allora si chiamava Coppa delle Cento Ghinee, oggi America’s Cup.  E poi barche come Vagabundagoletta di 35 metri con arredi, mobili e quadri originali del ’700, il cui restauro è stato una rincorsa contro il tempo per consegnarlo entro la nuova stagione: otto mesi di lavoro assiduo, anche con turni continui giorno e notte. E ancora, Sea Homenavetta svedese del 1919 dal cui restauro è nata la collaborazione con lo Studio milanese dell’Architetto Matteo Picchio.

Molte altre barche sono passate di qui e altre ancora ne passeranno: con la movimentazione di circa 250 imbarcazioni all’anno, ai Cantieri Navali di Sestri è ormai consolidata la certezza di disporre di strutture, know-how e manodopera specializzata in grado di affrontare qualunque lavoro.

Shipyard Sestri Mega Yachting Refitting
Manutenzione e Riparazione Barche Storiche e Yachts, NEWS

MANUTENZIONE: UNA QUESTIONE VITALE

“La barca, o la mantieni o la perdi”.

Queste sono le parole lapidarie di Fulvio Montaldo, Presidente del Consiglio di Amministrazione dei Cantieri Navali di Sestri. Sembra ovvio, ma una barca può disporre di una vita quasi infinita – o di molte, diverse vite – purché sia sottoposta ad una cura e una manutenzione costante, meticolosa e ben eseguita.

Questa è una filosofia diffusa nell’ambiente nautico, ma un vero e proprio dogma ai Cantieri Navali di Sestri, anche perché non sempre gli armatori sono sensibili in questo senso, all’inseguimento di ingannevoli risparmi.

In realtà, negli ultimi anni sta ritornando la cultura nautica di un certo spessore,

con una minor presenza di navigatori “improvvisati” e con un ritorno più imperioso degli yachtman vecchio stile, siano armatori o comandanti.

Questo significa una maggiore attenzione, non solo alla manutenzione ordinaria, ma anche a tutte quelle lavorazioni che – appunto – possono dare nuova vita, nuova linfa ad una barca.

Andiamo per ordine.

La manutenzione preventiva più normale, ma spesso sottovalutata, riguarda per prima cosa il trattamento antiosmosi. Gli scafi sono composti di strati di lana di vetro ricoperti di resina: la lunga immersione in acqua (attenzione: sia in navigazione che in porto …), fa penetrare piccole gocce d’acqua all’interno della resina bagnando la fibra di vetro che forma le classiche bolle (osmosi), dalle quali è praticamente impossibile liberarsi, salvo ricorrendo al trattamento antiosmosi. Ed essendo un lavoro delicato e anche complesso, specialmente nella fase di sverniciatura e trattamento preparatorio, deve essere realizzato da professionisti esperti e con prodotti di prima qualità. E la cosa che la maggior parte degli armatori sottovalutano è che va fatto al massimo ogni 12 mesi! In vista di una nuova stagione estiva, sarebbe meglio annotarselo in tempo.

Esistono poi lavori più complessi, ma comunque considerati di manutenzione per poter avere sempre un’imbarcazione sicura, aggiornata nei sistemi di bordo, oltre che rinnovata negli ambienti. I casi più frequenti riguardano armatori che vogliono modificare o personalizzare una barca appena dopo l’acquisto modificando lo scafo (anche con allungamento), la coperta o gli interni.

Diversi i casi in cui le imbarcazioni hanno subito danni gravi, per incidenti, incendi o anche affondamenti. In questi casi le operazioni di restauro sono ovviamente più complesse: ma ciò che conta è che, se affidata nelle mani giuste, qualunque barca con qualunque danno, può rifarsi il look o ricevere una seconda vita. E anche una terza e oltre…

  • Nei Cantieri Navali di Sestri la specializzazione rimane sulla lavorazione di legno, acciaio e alluminio, ma negli ultimi anni le nuove tendenze hanno portato a specializzarsi anche su carbonio e kevlar.

Nel corso degli anni poi, nei Cantieri Navali di Sestri stanno anche cambiando le tendenze sulle tipologie di refitting: fino a qualche anno fa, la maggior parte delle lavorazioni riguardava scafi dai 15 ai 30 metri massimo; oggi si sale, dai 30 ai 45 metri, fino anche a casi da 60 metri. E questo è un altro segno della competenza e capacità sempre più avanzata offerta dalla squadra di Fulvio Montaldo.

Per saperne di più sulla antivegetativa:

http://www.giornaledellavela.com/news/2016/03/16/tutto-quello-che-avreste-voluto-sapere-sulle-antivegetative/

Lavori antiosmosi su scafo:

Operazione di allungamento scafo: