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NEWS, News, Storia del Cantiere Navale Sestri

Intervista esclusiva a Fulvio Montaldo per SUPER YACHT 24

Cantieri Sestri: Navigando verso l’Eccellenza

È giunto il momento di ammainare le vele sulla stagione dei refit all’interno dei cantieri specializzati. I Cantieri Navali di Sestri sono una scelta di eccellenza anche con le ultime pennellate alle imbarcazioni che fremono per tornare  in mare.
In un’intervista esclusiva concessa a SUPER YACHT 24, Fulvio Montaldo, il proprietario, riflette sul piacere di un altro anno di successi e condivide gli ambiziosi piani futuri.

Nel Cuore dei Numeri

L’expertise dei Cantieri Navali Sestri è stata messa alla prova su quasi cento imbarcazioni nell’anno in corso. Questo importante numero include una ventina di yacht che sfiorano o superano i 24 metri di lunghezza. Nonostante abbiano completato con successo due megayacht da 50 metri (sfide immense) Montaldo rivela una preferenza per la lavorazione di un maggior numero di imbarcazioni, anche se di dimensioni più contenute.

Una Clientela Senza Confini

Tra le imbarcazioni di dimensioni comprese tra i 24 e i 40 metri, circa il 60% dei clienti arriva da oltre confine. Armatori provenienti da Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti costituiscono una fetta rilevante della clientela internazionale. Anche se il mercato russo ha attraversato alcune note turbolenze, il cantiere mantiene un portafoglio di clienti ben diversificato. Tra questi spicca Nave Va, un’azienda corsa che gestisce una flotta di imbarcazioni commerciali con lunghi tempi di navigazione annuali.

Crescita Inarrestabile tra le Sfide

Anche in mezzo a circostanze impegnative, i Cantieri Navali Sestri sono pronti a crescere. Con una squadra interna di circa 15 dipendenti, collaborano regolarmente team esterni specializzati. In alcune occasioni ci sono stati anche cinquanta lavoratori in cantiere. Nonostante lo spazio limitato, sia a terra che in mare, Montaldo esprime l’auspicio di poter disporre di strutture più spaziose.

Navigando Verso il Futuro

La strategia di sviluppo dei Cantieri ruota intorno alla qualità dei servizi e agli investimenti nelle infrastrutture. L’autunno segnerà l’inizio dei lavori di ristrutturazione delle officine, della falegnameria interna e anche delle zone di ristoro e del magazzino. Questa rappresenta la seconda fase del piano di sviluppo, iniziato con l’acquisto di un travel lift da 300 tonnellate lo scorso anno. Questo nuovo asset ha consentito ai Cantieri di lavorare su imbarcazioni di grande stazza, affiancando il bacino di carenaggio già operativo.
Il cantiere nautico con sede a Genova vanta con orgoglio tre certificazioni – ambientale, qualità e sicurezza sul lavoro – perché l’eccellenza parte dal rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. Anche questo è amore e passione.

Tracciando il Futuro dei Refit

Parlando più in prospettiva del settore dei refit, Montaldo mantiene una  visione ottimistica del futuro.
Sebbene la crescita della flotta globale sia un segnale positivo, il titolare dei Cantieri “crede fermamente che il professionismo sarà il vero discriminante”.
Con oltre tre decenni di esperienza nel settore, Montaldo sa che a volte, per mantenere l’eccellenza, vale la pena superare le aspettative del cliente e, in qualche occasione, con rammarico, declinare certe commesse.

Mentre i Cantieri Navali Sestri solcano il mare in direzione del futuro, il loro impegno per la qualità, l’innovazione e la soddisfazione del cliente rimane un caposaldo.

Questo impegno costante li ha portati ai vertici del settore cantieristico.

Refitting, Refitting Nautico

Refitting su imbarcazioni: analisi del processo e delle fasi coinvolte.

Il refitting nautico è un processo che richiede una conoscenza dettagliata dell’imbarcazione e delle tecniche di intervento. L’improvvisazione non è mai una buona carta da giocare, in nessun ambito, in campo nautico poi, è oltremodo pericolosa.

Affidabilità e prestazioni sono un binomio indissolubile. Di seguito, esploreremo in dettaglio cosa sia un refitting, quando è necessario e quali sono le fasi del processo

Ma in cosa consiste?

Il refitting è un processo di riparazione e rinnovamento delle parti strutturali e degli impianti dell’imbarcazione. Questo processo può essere necessario per riparare danni causati da eventi esterni, come maltempo, o per sostituire e/o rinnovare parti vecchie o danneggiate dall’usura.

Quali sono le fasi del processo?

La prima, indispensabile, è la fase di analisi.

È necessario esaminare con competenza l’imbarcazione per identificare le aree che richiedono riparazioni o sostituzioni.
Questo include l’ispezione di tutte le parti strutturali, degli impianti elettrici, idraulici e meccanici a bordo dell’imbarcazione.
La fase di analisi è la più delicata in quanto alcuni vizi sono occulti e di difficile individuazione, soprattutto per quanto concerne i materiali, che sia una delaminazione del composito, un legno marcito sotto la vernice, un’ osmosi e via dicendo.
In questa fase non basta la perizia, occorrono anche attrezzature specifiche per misurare tassi di umidità all’interno della struttura del materiale. Non è un’operazione da improvvisare. È la fase più delicata.

Successivamente si procede allo smontaggio e alla rimozione delle parti vecchie o ammalorate. È vero che la chimica ha fatto passi da gigante ma talvolta alcuni materiali sono proprio da rimpiazzare.

Dopo gli interventi strutturali si passa agli impianti di bordo.

Anche qui spesso capita di trovarsi davanti accessori, strumenti, cablaggi, materiali di 50 anni fa e quindi ormai irreperibili. In caso di imbarcazioni di interesse storico le stesse parti saranno ricostruite con materiali simili, in alternativa saranno sostituiti con strumentazioni e materiali recenti.

Una volta terminate queste fasi si passa alla successiva: il test.

Questo processo è fondamentale per garantire che l’imbarcazione sia in perfetto stato prima di tornare in uso.

Il refitting nautico è un intervento complesso che richiede conoscenze specifiche e una grande esperienza nel settore. Per ottenere i migliori risultati, è fondamentale affidarsi a un team di professionisti in grado di garantire un lavoro di alta qualità e la massima cura per i dettagli.

Il team dei Cantieri di Sestri, con sede a Genova, è specializzato nel refitting di imbarcazioni fino a 40 metri.
Offriamo un servizio completo e personalizzato in base alle esigenze del cliente.
Grazie alla nostra esperienza e alle nostre competenze su tutti i materiali, metalli, compositi e legno, garantiamo la massima sicurezza e affidabilità della tua barca.

Vogliamo dormire “sonni tranquilli” quando consegniamo un lavoro e siamo certi che anche i nostri clienti a bordo dormiranno “sonni tranquilli”.

Per maggiori informazioni sul refitting e sulla nostra gamma di servizi, contattaci direttamente, venite a trovarci, sarete nostri ospiti per tutto il tempo che sarà necessario.

come scegliere un cantiere navale: 3 consigli utili
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Come scegliere il cantiere navale: 3 consigli utili.

Hai appena deciso di lasciare a riposo la tua barca, se lo merita, dopo una stagione di mare e di sole. 

Una delle decisioni più importanti che prenderai sarà proprio scegliere a quale cantiere affiderai il tuo yacht. 

Passeranno mesi prima di rimetterla in mare. Per questo motivo è necessario conoscere approfonditamente il cantiere navale considerato, non solamente come un semplice luogo di rimessaggio, ma come vero e proprio partner. 

Alla barca ci si affeziona per una serie di motivi che conoscete anche voi. Metterla in mani sconosciute fa paura.

Ecco dunque 3 consigli utili da tenere in considerazione se sei alla ricerca del perfetto cantiere navale. 

L’organizzazione del Cantiere 

Non c’è cosa migliore di valutare con i propri occhi. La possibilità di visitare il cantiere può fornirti informazioni preziose. Immaginare dove sarà rimessata la tua barca può benissimo aiutarti nella scelta del giusto partner. Il cantiere ti sembra organizzato? Gli edifici sono ben puliti? L’attrezzatura è in buone condizioni e ben curata? Lo sappiamo, dobbiamo sporcarci le mani per fare un ottimo lavoro, ma mantenere un ambiente di lavoro strutturato e pulito è segno di dedizione ed indicazione della qualità del prodotto finale. Se quando chiamate per un intervento, arrivano con un furgone sporco, carico di cianfrusaglie mai rimesse a posto, immondizia mai buttata, se faticano a trovare la chiave giusta in mezzo alla discarica del vano, beh… in cantiere non sarà molto diverso.

E poi la logistica: dove si trova il cantiere? Lo posso raggiungere facilmente? 

La Costumer Experience 

Non abbiamo una seconda possibilità per fare una buona prima impressione. Molti proprietari valutano un cantiere basandosi sul primo approccio e sul buonsenso. Consigli, indicazioni e pubblicità possono essere molto utili, ma è l’esperienza diretta che farai nello stesso, visitandolo e relazionandoti con il personale che ti porterà alla scelta. 

Come per qualsiasi affare di alto valore, un solido rapporto personale gioca un ruolo fondamentale nella customer experience. 

La garanzia che ti sarà offerta, il rispetto dei tempi di intervento e di consegna insieme alla volontà di soddisfare appieno le tue aspettative, possono essere componenti chiave quando si tratta di scegliere a chi affidarsi. 

Non scegliere “di pancia”, magari assecondando la simpatia del responsabile.

Qualità e Valore 

Anche se l’obiettivo del cantiere è l’eccellenza, ad un certo punto emerge il delicato rapporto tra costo e qualità. Si può trovare un equilibrio tra questi due componenti? 

La serietà di un cantiere navale è basata anche su questo. È facile infatti trovare listini assurdi solo perché riferiti alla nautica. Per fare un esempio, se compri da un ferramenta una rondella inox da 40 la paghi 20 centesimi, se la prendi in un negozio di nautica la paghi 1 euro. Con questo criterio sconsiderato poi alcuni operatori compilano preventivi e fatture. 

La fiducia è alla base del rapporto tra cliente e cantiere. 

I Canteri Navali di Sestri godono della fiducia pluriennale di decine di clienti internazionali. 

Vieni a trovarci, prendi un caffè con noi e facciamo un giro tra le barche e i laboratori!    

Rimessaggio Nautico
Rimessaggio Nautico

É TUTTO ORO CIÒ CHE LUCCICA?

Rimessaggio Nautico

Vorresti stare ventiquattro ore su ventiquattro sulla tua barca, ma gli impegni si accumulano e sei costretto a lasciarla a riposo? L’inverno sta arrivando e con la brutta stagione arrivano pioggia, vento, grandine e gelate.

Una manutenzione approssimativa può causare importanti danni, anche inaspettati, compromettendo la cura e l’attenzione che le hai dedicato a bordo.

Eccellenza è Rimessaggio.

Per i Cantieri Navali di Sestri la cura e la manutenzione sono garanzia di efficienza.

Rimessare una barca non è un mero stazionamento bensì un punto di partenza per la custodia e, soprattutto, per la conservazione del valore del manufatto.

Il nostro servizio di rimessaggio barche, yacht e grandi imbarcazioni a Genova si affida all’esperienza di tecnici di altissima competenza e affidabilità.

Offriamo fino a 150 posti barca in una darsena nautica strategicamente posizionata nel Mediterraneo, per imbarcazioni fino a 45 metri di lunghezza.

Nel nostro cantiere ci sono 22 mila mq tra acqua e terraferma. Non lasciamo niente al caso. Dalla manutenzione del motore ai serbatoi acqua e carburante, dall’impianto idroelettrico fino alla cura degli interni ed esterni. Ogni impianto di bordo viene controllato seguendo una check- list calendarizzata per non ritrovarsi ingolfati a primavera.

Rimessaggio è Protezione e Sicurezza.

Surriscaldamento del motore, batteri e funghi, possibili infiltrazioni ed umidità, raggi UV, delaminazioni e vie d’acqua nascoste, legni marciti invisibilmente, batterie scadenti, sono solo alcuni dei fattori che possono portare gravi danni alla tua barca.

Ai Cantieri Navali di Sestri affidiamo i lavori  nelle mani di coloro che vanno per mare. Nient’altro. Ma è tutto.

Non vedi l’ora di tornare a bordo? La tua barca sarà pronta.

Facci sapere quando verrai a prenderla, al resto ci pensiamo noi.

SeaYou - Cantieri Sestri alla Fiera Marittima 2022 -Genova
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I CANTIERI SESTRI SARANNO PRESENTI AL “SeaYou 2022” Al Marina di Genova

Cari amici, lettori ed affezionati dei Cantieri Sestri, vi aspettiamo alla seconda edizione del SeaYou – fiera nautica dedicata ai superyacht.
I Cantieri Sestri saranno presenti al SeaYou 2022 e terranno un workshop sul “Refitting su Grandi Yacht & come conciliare questa specializzazione con il rispetto per l’ambiente?” 
Presenteranno questo ed altre interessanti novita’, il 12 Aprile dalle 10 alle 11am.  Alla Marina di Genova Aeroporto.
Come sempre i Cantieri Sestri sono in prima linea per creare cultura del mare – sotto potete trovare la lista dei talks e dei workshops.
 
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TECNICHE NEL REFITTING: LA SABBIATURA

TECNICHE NEL REFITTING: LA SABBIATURA

Grazie ad un ottimo lavoro di refitting si può dare una nuova vita alle imbarcazioni. Uno dei procedimenti fondamentali è la sabbiatura dello scafo.

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La pulizia delle carene è un intervento di ordinaria manutenzione che si effettua con cadenza annuale al fine di garantire e mantenere una superficie liscia.
Lo scafo, immerso nelle acque, ha bisogno di una cura speciale. Costantemente sottoposto all’azione dell’acqua, del vento e degli organismi marini, necessita frequente riapplicazione del rivestimento protettivo. Questo rivestimento assicura la resistenza all’acqua dello scafo.

Tutte le superficie sommerse infatti sono soggette al “marine fouling“, una colonizzazione di organismi acquatici e alghe che provocano anche incrostazioni delle carena nel tempo.

LA CURA PER GLI SCAFI

La sabbiatura viene utilizzata per rimuovere vernice e ruggine dallo scafo della nave. Il primo passo per capire lo stato dello scafo, evidenzia problemi non visibili ad occhio nudo. La sabbiatura è un termine generico usato per descrivere l’atto di spingere pezzi molto fini di materiale ad alta velocità per pulire o incidere una superficie. La sabbia era il materiale più comunemente usato, ma poiché la silicosi della malattia polmonare è causata dall’inalazione prolungata della polvere creata dalla sabbia, ora vengono utilizzati altri materiali al suo posto.

Uno scafo è composto da vari strati, ciascuno con la sua peculiarità:

  • Gel coat: protegge la fibra;
  • Primer: evita il distacco e la formazione di crepe della vernice antivegetativa. Migliora l’adesione dello strato antivegetativo sul gel coat;
  •  Vernice antivegetativa.

La vernice antivegetativa garantisce e mantiene una superficie esterna dell’opera viva perfettamente liscia.

Ciò farà in modo da ridurre le aderenze scafo/acqua durante la navigazione, favorendo un basso consumo di carburante.

Tra le caratteristiche fondamentali di una vernice antivegetativa abbiamo: la facilità di applicazione, l’efficacia, il rispetto dell’ambiente e la durata.

Immagini Cantieri di Sestri (Genova, ottobre 2014)
Photo © Francesco Rastrelli protected by copyright

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TIPOLOGIE DI ANTIVEGETATIVE

La scelta della giusta antivegetativa va fatta tenendo conto della tipologia della barca, dell’utilizzo della stessa e delle acque in cui si naviga. Imbarcazioni identiche ma ormeggiate in acque marine diverse, daranno risultati diversi.

Esistono due tipi di antivegetativa: a matrice dura e auto levigante.

Antivegetativa a matrice dura

Le antivegetative a matrice dura a differenza delle auto leviganti, agiscono solo chimicamente. Sono consigliate per scafi ad alta velocità, che vengono alati o carrellati spesso. Questo è dovuto al fatto che sono molto resistenti all’abrasione. Rispetto alle antivegetative auto leviganti, quelle a matrice dura hanno costi più bassi.

Antivegetative auto leviganti

Le antivegetative auto leviganti, altrimenti definite autopulenti, idrosolubili o ablative, svolgono una protezione ottimale. Affiancano all’azione chimica, un’azione meccanica che ne aumenta l’efficacia.
Queste pitture sono facili da rimuovere con l’idropulitrice.

Il rinnovamento avviene a livello di micron, pertanto non si corre il pericolo che la pittura si consumi totalmente durante la stagione.
L’unico neo è che non è consigliata per scafi ad alta velocità.

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LA CARPENTERIA IN ACCIAIO E LA TECNOLOGIA NEL REFIT

LA CARPENTERIA IN ACCIAIO E LA TECNOLOGIA NEL REFIT NAUTICO

 

Quando si tratta di refit nautico in barche di grandi dimensioni, spesso si parla di lavori di carpenteria in acciaio. Sono barche che hanno una storia alle spalle anche di 60 o 70 anni che devono esser restaurate da mani esperte.

 

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Il refit segue in questo caso vari procedimenti, accompagnati dall’uso della tecnologia. L’uso della tecnologia aiuta i cantieri nella ristrutturazione per scoprire le falle non visibili normalmente.

Fulvio Montaldo, patron dei Cantieri Navali di Sestri, ha definito gli step necessari al refit con la carpenteria in acciaio.

 

REFIT NAUTICO: STEPS

Il primo passo necessario è segnalare i vari problemi all’interno dell’imbarcazione. “Il modo migliore e più consigliato per capire lo stato di salute di uno scafo in acciaio – spiega Fulvio Montaldo – è la sabbiatura esterna, che consente di riportare la lamiera sottostante al vivo. Così si vedono eventuali problemi diversi dal buco o da criticità più evidenti”.

Si passerà in seguito all’uso degli ultrasuoni. Grazie ad essi si analizzano vari punti dello scafo per constatare lo spessore e la variazione rispetto all’originale. “Per essere in sicurezza al momento della verifica– sottolinea Montaldo – lo strato di acciaio non deve avere uno spessore inferiore al 25%. Sopra al 20% di riduzione, i registri accettano per buono lo spessore“.

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Bisogna adoperare delle tecniche per verificare lo stato della barca anche quando ad occhio nudo non sembra ci siano particolari difetti. Tra queste tecniche non si possono che citare la sabbiatura e la radiografia.

L’utilizzo della sabbiatura è un passo importante e necessario. Grazie alla sabbiatura, infatti, si fanno emergere le zone più critiche dello scafo. Solo nei casi più gravi si possono osservare già prima le imperfezioni.

Le radiografie vengono usate per la qualità della saldatura, per la diagnostica delle eventuali imperfezioni nella struttura dei componenti dovuti ai vari processi lavorativi quali, ma non limitati a laminazione, fusione e saldature. Per avere un’ottima saldatura bisogna che i saldatori siano specializzati ed abbiano un “patentino”. Da mani sapienti emerge l’abilità e la professionalità della manodopera per una barca inaffondabile.

 

PRONTI AD INTERVENIRE

Non appena si ritrovano anomalie, si inizia ad intervenire. Vengono rimosse le parti ammalorate di acciaio per esser sostituite da nuove lastre e nuovi inserti. L’essenziale è non coprire la lamiera ammalorata. Se venisse invece coperta, tra la vecchia e la nuova lamiera, infatti, si creerebbero delle intercapedini da cui parte la marcescenza.

La procedura corretta – precisa Montaldo dei Cantieri Navali di Sestri – consiste nel tagliare la lamiera ammalorata, fino ad arrivare all’ossatura centrale e fino a trovare lo spessore originale. Qui si salda poi la nuova lamiera. Non è sempre facile saldare dentro e fuori, come invece sarebbe ideale“.

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Quando si deve saldare bisogna prestare molta attenzione alle lamiere. Bisogna infatti smussare gli angoli e renderli arrotondati, in modo da evitare che, se lasciati spigoli vivi, questi possano creare danni quali crepe. Le dimensioni devono essere tali da sostituire la porzione di fasciame che è sotto lo spessore minimo richiesto.

Grazie al ciclo di pitturazione, le lamiere vengono preservate dopo, garantendo così la loro protezione. Un passaggio fondamentale è la protezione catodica. Questa tecnica elettrochimica salvaguardia dalla corrosione le strutture metalliche esposte a un ambiente elettrolitico (nel nostro caso acqua marina) che può essere aggressivo nei confronti del metallo.

Una volta terminato il lavoro di sostituzione delle parti ammalorate, si applicano degli anodi di zinchi sacrificale, che proteggono lo scafo dalle correnti galvaniche.

Tutti questi procedimenti vengono svolti solo da veri professionisti del settore.

Un minimo sbaglio potrebbe compromettere l’integrità dell’imbarcazione.

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REFITTING PROFESSIONALE YACHT: SUGGERIMENTI E CONSIGLI

REFITTING PROFESSIONALE YACHT: SUGGERIMENTI E CONSIGLI

 

Dalle migliorie al refitting professionale, molti suggerimenti dai professionisti del settore per dare nuovo lustro agli yacht.

refitting professionale yatch

 

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È una cosa perfettamente normale che un proprietario di yacht trasferisca la responsabilità delle riparazioni, della manutenzione ordinaria o anche del restauro totale di uno yacht a un cantiere navale.

REFITTING PROFESSIONALE: PERCHÉ SAREBBE NECESSARIO?

Un proprietario può richiedere che vengano effettuati alcune operazioni di refitting, migliorie o semplicemente delle operazioni per soddisfare le esigenze diverse da quelle che erano quando lo yacht è stato costruito per la prima volta.

Immagini Cantieri di Sestri (Genova, ottobre 2014)
Photo © Francesco Rastrelli protected by copyright

Alcuni dei motivi combinati per cui uno yacht potrebbe aver bisogno di un lavoro di riparazione o restauro includono:

  1. Riparazioni di emergenza
  2. Revisione dei macchinari e del motore
  3. Riqualificazione degli interni
  4. Estensione della nave
  5. Manutenzione e/o aggiornamento del sistema HVAC
  6. Indagini statutarie – richieste dagli stati di bandiera ogni 5 anni
  7. Riverniciatura:
    • della sovrastruttura – necessaria ogni 3-5 anni;
    • dello scafo – necessaria ogni 3-5 anni;
    • dell’antivegetativa – necessaria ogni 1 o 2 anni.

ASPETTI DEL RESTAURO E DELLE RIPARAZIONI DEGLI YACHT

Yacht Refitting Pittura

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Il processo di refitting di uno yacht può essere suddiviso in diversi segmenti.
Questi sono:

  1. Valutazione del lavoro da svolgere nell’ambito della pianificazione preliminare del progetto
  2. Scegliere il miglior cantiere navale per gestire le riparazioni
  3. Comprendere l’implicazione dei costi attraverso l’approvvigionamento di preventivi
  4. Input tecnico e requisiti logistici
  5. Trovare appaltatori adatti
  6. Supervisione e gestione completa del progetto
  7. Quali servizi aspettarsi da un cantiere navale

 

ACQUISTARE UN NUOVO YACHT O RESTAURARNE UNO?

Puoi optare per una costruzione completamente nuova o puoi trovare un vecchio yacht e farlo convertire e restaurare secondo i tuoi gusti.

Quando senti parlare di convertire o rinnovare uno yacht esistente, potresti pensare che questa sia una scelta inferiore.
Bene, non potresti sbagliarti di più!
Gli esperti in realtà raccomandano questo rispetto a una nuova build definitiva per i seguenti motivi:

  1. con il livello di progresso tecnologico odierno, il restauro o la ristrutturazione dello yacht può essere così completo e totale che il prodotto finito non assomiglierà in alcun modo allo yacht originale da cui è stato ristrutturato;
  2. è molto più conveniente. Basta pensare che scegliere l’opzione per rinnovare o convertire una nave esistente può costare un terzo di quanto costerà costruirne una nuova da zero.

 

Il Cantiere Navale di Sestri nel corso della sua storia ha dato modo a molte imbarcazioni di ritrovare il loro massimo splendore. Un lavoro svolto dalle migliori maestranze, unendo le idee degli armatori durante tutto il percorso fino alla realizzazione del progetto.

Dalle tug boat (scampate così al disarmo) alle vere e proprie regine dei mari, molte sono finite al Cantiere per dei lavori di refitting professionale. La dedizione e l’impegno del Cantiere, ha fatto sì che molti armatori abbiano affidato i loro sogni e progetti nelle loro mani, spargendo le voci tra gli armatori di tutto il mondo.

Affida i tuoi sogni al Cantiere Navale di Sestri e ridai nuova vita alla tua regina dei mari!

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Riva Caravella Yacht
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IL RESTAURO SULLA RIVA CARAVELLE

IL RESTAURO SULLA RIVA CARAVELLE SECONDA SERIE

Il restauro della Riva Caravelle e la metamorfosi di un classico. L’eleganza, modernità e originalità al Cantiere Navale di Sestri.

Riva Caravelle Seconda Serie

REFITTING PROFESSIONALE SULLA RIVA CARAVELLE SECONDA SERIE

Al Cantiere Navale di Sestri è stato effettuato un lavoro di restauro barche su di un raro Riva Caravelle seconda serie. Una barca che aveva subito delle modifiche ancora prima che il suo attuale armatore l’avesse comprata. Una timoneria più allungata e l’aggiunta di un fly bridge avevano reso meno piacevoli le proporzioni della barca. Ciononostante è rimasta intaccata l’eleganza senza tempo data dai creatori: Carlo Riva De Vries, maestri dello stile e design.

Ad eseguire i lavori di refitting nel Cantiere Navale di Sestri è stato l’architetto Matteo Picchio. Con oltre vent’anni di esperienza nel settore ed una conoscenza delle fasi di restauro, Matteo Picchio è stata la scelta giusta per la Caravella.
Il suo stile sobrio e fuori dai tempi si addiceva per le fasi complesse che avrebbero riportato l’autentico potenziale.

I COMPROMESSI PER UN NUOVO STILE

Refit Riva Caravelle

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I lavori effettuati precedentemente avevano reso la barca più funzionale compromettendone le linee originali a favore di una maggiore praticità. Rimuovere la timoneria allungata avrebbe significato togliere il salone a livello del ponte. Bisognava quindi effettuare un refitting professionale che avrebbe potuto riportare la nave allo stile degli antichi vascelli scopritori.

La soluzione geniale è stata quella di allungare lo scafo, per ridare la giusta proporzione e aggiungere un prezioso volume a poppa. Non è stato invece risparmiato il fly, sostituito da un prendisole più nello stile del Caravelle. Ulteriori modifiche sono state apportate agli interni.
Il Caravelle doveva avere uno stile sobrio e classico ma non nello stile degli anni ’60.
Matteo Picchio ha utilizzato una tecnica basata su un sapiente gioco di orientamento complanare delle venature del legno di teak con sottili comenti sottomessi fra i pannelli. Trovato il giusto compromesso anche nelle illuminazioni, in cui al mix moderno dei  led di ambientamento e alle sobrie plafoniere a soffitto, la barca ha ritrovato il suo fascino.

Lo stile della ferramenta, invece, si è cercato di adattarlo al resto della barca come se fossero originali. Un lavoro complesso iniziato più da scelte filosofiche che progettuali.

LA PASSIONE PER IL RESTAURO

Tutte le imbarcazioni devono subire nel corso della loro vita degli interventi di mantenimento e di restauro. Il Cantiere Navale di Sestri fin dal principio ha messo a disposizione le sue maestranze per accogliere le esigenze delle varia navi e dei suoi armatori. Tutte operazioni complesse e pericolose, vengono eseguite con estrema cura ed attenzione. Ciascuno esperto all’interno del Cantiere collabora per la messa a nuovo. Dalla carpenteria, alla falegnameria, dalla saldatura dell’acciaio o dell’alluminio all’ elaborazione della vetroresina, meccanici, elettricisti, ebanisti ed esperti in elettronica.

Al Cantiere si concilia l’arte antica del navigare alla passione per un mestiere che si ripete ogni giorno, alla evoluzione e alle nuove tecnologie.

RESTAURO - TENACE II
Interventi Restauro Barche d'epoca, Storia del Cantiere Navale Sestri

RESTAURO BARCHE: IL LAVORO SULLA TUG BOAT “TENACE II”

RESTAURO BARCHE: IL LAVORO SULLA TUG BOAT “TENACE II”

Dalle maestranze del “Cantiere Navale di Sestri“, nel 2007 un restauro d’eccezione per il rimorchiatore, destinato al disarmo, “Tenace II“.

Restauro Tenace II

 

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Una storia lunga più di quarant’anni non è quasi servita alla rimorchiatrice “Tenace II” che ha rischiato il disarmo.
Ma grazie alle maestranze del Cantiere Navale di Genova, è riuscita a scampare al suo destino.
Impossibile che una barca di classe venisse così distrutta senza darle una nuova vita.
Notata dall’architetto milanese Matteo Picchio, la nave è stata commissionata al Cantiere. Così, dopo anni che era ormeggiata, la nave è stata rilevata e trasferita a Genova per iniziare i lavori.

 

DA RIMORCHIO A YACHT DI LUSSO

L’obiettivo era quello di restaurare la “Tenace IIin modo da renderlo un yacht da riporto di lusso.
I controlli sono partiti dalle lamiere dell’opera viva per verificarne lo stato. Tramite della sabbia “sparata” ad alta pressione, si è riusciti a capire la sottigliezza dello spessore dell’acciaio e quanto fosse malridotto lo scafo. Per fortuna, quest’ultimo, era sano e salvo.
Per diventare uno yacht di lusso era necessario rimuovere il superfluo per fare spazio al nuovo.
Niente più gancio di traino né verricello di tonneggio.

RESTAURO TENACE II

 

Aggiunta molta modernità ed impianti di tutto rispetto: un sistema oleodinamico alimentato da due gruppi elettrogeni da 70 KW ciascuno.
La propulsione ausiliaria è stata realizzata inserendo al centro della pala del timone, un piede idraulico. Il piede ha un diametro di 600 millimetri ed una portata di 120 KW. La velocità nel caso di avaria del motore principale è di circa quattro nodi.

L’ECCELLENZA PER DARE NUOVA VITA

Molti sono i lavori di restauro commissionati al Cantiere Navale di Sestri. Periodicamente arrivano sempre più richieste di manutenzione, sverniciatura e controlli strutture e rimotorizzazione.
Dai Carabinieri alla Guardia Costiera fino agli armatori più esigenti.
Interventi accurati su varie imbarcazioni e tipologie anche su scafi in legno, alluminio, vetroresina o composito.
Un giro di voci che rende il Cantiere un punto importante per gli armatori di tutto il mondo.

restauro barche professionale

 

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LAVORI DI RESTAURO: GLI STEP

Quando viene commissionata una barca, il primo step si basa su una ricerca storica. Dalla ricerca viene realizzato un progetto insieme all’armatore per valutare quali operazioni effettuare e le loro soluzioni. Durante la fase di progettazione vengono eseguiti anche i rendering, le tavole progettuali dettagliate e i particolari costruttivi.
Ultimo, non meno importante, si redige un dettagliato capitolato con le specifiche delle opere da eseguire. Procedimenti che servono a riportare le imbarcazioni non solo ai loro antichi fasti ma anche a renderle dei capolavori odierni.

Per Fulvio Montaldo, presidente dei Cantieri Navali di Sestri, vale la regola: “Tratta bene un cliente e prima o poi scorgerai all’orizzonte la prua della sua imbarcazione
Ed è questa volontà di soddisfare il cliente a far sì che si instaura un rapporto di fiducia.